LED RETROFIT: 5 COSE DA SAPERE
1. LED RETROFIT: COSA SI VA A SOSTITUIRE?
Quando si parla di LED retrofit si intende la sostituzione della sorgente luminosa di un corpo illuminante con un modulo led. Le sorgenti luminose possono essere suddivise in 3 macro categorie:
• sorgenti luminose a incandescenza: oggi bandite in UE, comprendono ad esempio le lampadine a filamento di tungsteno e le lampade alogene;
• sorgenti luminose a scarica (gas ionizzato o materiale fluorescente): comprendono ad esempio le lampade fluorescenti, quelle a ioduri metallici, al sodio, ai vapori di mercurio (oggi bandite in UE);
• LED: acronimo di Light Emitting Diodes.
Il retrofit, traducibile come “rinnovo”, “modernizzazione” o “svecchiamento”, ma può anche essere inteso in modo più tecnico come “conversione”.
Con il LED retrofit non si va a sostituire l’intera apparecchiatura, ma si aggiorna solo l’elemento illuminante.
Si possono mantenere ad esempio le lanterne originali dell’arredo urbano, sostituendo la vecchia lampada a fluorescenza con un modulo LED.
2. PERCHÉ SI OPTA PER IL LED RETROFIT?
Prendiamo il retrofit nella sua accezione di “conversione”.
Convertire un impianto di illuminazione alla tecnologia LED è attualmente l’opzione che dà maggiori garanzie di rientro rapido dell’investimento.
A livello micro, la conversione a LED taglia i consumi per l’illuminazione e aumenta la vita utile dell’apparecchio di varie volte, contribuendo a contenere le spese di gestione e manutenzione dell’edificio.
A livello macro, in ambito di politiche nazionali ed internazionali (target zero emissioni, European Green Deal, Protocollo di Kyoto), il LED retrofit incontra le esigenze di abbattimento dei consumi elettrici indispensabile per migliorare la carbon footprint globale.
3. QUALI SONO I BENEFICI ECONOMICI DEL LED RETROFIT?
Il LED retrofit permette un intervento estremamente contenuto che, su grande scala, porta ad un risparmio economico cruciale.
Sostituire l’intero impianto di illuminazione per installare i LED può avere i suoi vantaggi quando si tratti di un impianto con vetustà irrimediabili, mancanza dei parametri di sicurezza, pianificazione illuminotecnica talmente obsoleta da essere un ostacolo ad un efficientamento radicale.
Quando invece le condizioni lo permettono, il LED retrofit è un’opzione estremamente agile ed economica per ottenere un impatto ottimale sulla riduzione dei consumi, con un investimento iniziale contenuto. Si accorciano anche i tempi e le spese connesse.
Il LED, una volta installato anche in modalità retrofit, porta a cascata tutti i vantaggi di una nuova installazione.
A parità di luce emessa, consuma fino all’80% in meno rispetto alle lampadine ad incandescenza e circa il 65% in meno rispetto alle lampade a fluorescenza, con un’eccellente impatto sul risparmio diretto per la materia energia. Oltre alla drastica riduzione dei consumi, vanno considerati anche altri fattori.
La vita dei moduli LED è inoltre molto lunga. Se una lampadina ad incandescenza durava circa 1.000 ore (fino a 6.000 per le alogene) e le lampade classiche a risparmio energetico durano mediamente 10.000 ore, i moduli LED durano fino a 100.000 ore. Il costo relativo alla sostituzione delle lampadine vede il LED come opzione più economica nel lungo periodo (dati ENEA).
Lo smaltimento a norma delle lampadine va inoltre tenuto in considerazione, assieme ai minori costi di manutenzione, che avvantaggiano ancora la tecnologia a LED.
4. QUALI SONO I BENEFICI AMBIENTALI DEL
LED RETROFIT?
Il LED retrofit permette di convertire al LED un vasto parco illuminante andando ad eseguire un intervento estremamente conservativo che garantisce un efficientamento energetico a doppia cifra.
Con il retrofit non si vanno a sostituire le strutture portanti o le lanterne, ma esclusivamente gli elementi illuminanti, con un minimo dispendio di risorse.
Il principale beneficio ambientale del LED, una volta installato, si riconduce alla drastica riduzione di emissioni di CO2 e di gas serra in generale. Per quanto riguarda i consumi il calcolo è molto facile: a parità di tempo di utilizzo, se una lampadina ad incandescenza emette 100 kg di CO2, una lampadina a risparmio energetico emette circa 16 kg mentre un LED ne emetterà solo 10 Kg.

Oltre alla mancata emissione di gas serra, va conteggiato anche il beneficio in termini di mancata sostituzione delle lampadine. L’impareggiabile durata del ciclo di vita dei LED permette di produrre una frazione dei corpi illuminanti rispetto sia alle lampadine ad incandescenza sia alle lampadine a risparmio energetico. Il rapporto è di 1:10:100.
La mancata sostituzione delle lampadine comporta una riduzione del 99% della produzione di rifiuti, abbattendo su larga scala anche i relativi costi logistici (minori viaggi per il conferimento dei rifiuti, quindi minori emissioni di CO2, minore uso delle risorse naturali per lo stoccaggio e così via)..
5. IN QUALI CASI È BENE VALUTARE L’OPZIONE DI LED RETROFIT?
La valutazione sulla tipologia di intervento va fatta a seguito di un sopralluogo da parte di professionisti del settore. Si possono comunque elencare alcune condizioni che fanno propendere per l’opzione di LED retrofit:
• parco illuminante particolarmente vasto: il LED è insuperabile come abbattimento dei consumi e si ripaga in pochi anni. Con l’opzione LED retrofit il costo dell’investimento iniziale si riduce e, in un parco illuminante vasto, fa una grande differenza;
• parco illuminante di pregio storico/artistico/architettonico: in questo casi il LED retrofit permette di mantenere le strutture preesistenti e rispettare specifici requisiti locali (ad esempio Belle Arti);
• esigenza di abbattimento dell’inquinamento luminoso: esistono moduli per LED retrofit full cut off che abbattono la dispersione di luce.