DECARBONIZZAZIONE E ADAPTATION STRATEGY INDUSTRIA: I 3 STEP IN EUROPA
Perché parlare di decarbonizzazione ma anche di adaptation strategy?
La neutralità climatica viene associata principalmente alla decarbonizzazione senza considerare che, a fianco delle politiche e delle tecniche strettamente collegate al taglio delle emissioni, serve la massima cura del contesto ambientale e climatico, e delle sue conseguenze dirette sul sistema ecologico e quindi economico.
Abbiamo organizzato in 3 step principali le azioni richieste per l’attuazione del Green Deal europeo. Non si tratta di step propedeutici uno all’altro ma di tre approcci che, insieme, lavoreranno per tutto il periodo di assestamento da qui al 2050 e oltre.
Un approccio multidisciplinare è indispensabile per controllare la complessità dei feedback positivi e negativi delle diverse scelte e opzioni messe in campo localmente e globalmente.
La varietà delle situazioni di partenza degli stati europei, ad esempio, è uno dei fattori che porterà ad una modulazione e/o ad un ritardo nell’implementazione delle diverse azioni per raggiungere le soglie stabilite. Lo stesso discorso vale per l’anticipazione dei problemi dovuti alle vulnerabilità climatiche.
I 3 step non sono quindi intesi in successione temporale, ma sono un ventaglio di strumenti da utilizzare in sinergia.
1° STEP: ANALISI E MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI DI CO2
L’analisi e il monitoraggio delle emissioni è la base delle strategie nazionali, a partire dal singolo mix energetico. La strategia a livello UE ha richiesto uno sforzo diplomatico al limite del braccio di ferro per approvare la nuova milestone del -55%* entro il 2030.
L’analisi delle emissioni va ad intercettare le principali fonti di emissione di CO2, sia a livello di produzione energetica di base sia a livello dei consumi. La filiera viene analizzata per individuare i punti di intervento più urgenti e le modalità integrate per l’abbattimento delle emissioni.
All’interno di questo step vanno ottimizzate le strategie per promuovere sia la riduzione di consumi ed emissioni, sia quelle per compensare la quota residua di emissioni ineliminabili.
A livello locale, ci si muove partendo dalle competenze di diversi attori: governi, industria, enti pubblici e privati, fino ad includere le singole città. Questo ultimo punto risulterà sempre più centrale mano a mano che le filiere della produzione energetica e del consumo industriale di energia implementeranno le innovazioni per l’abbattimento delle emissioni.
* rispetto alla situazione del 1990.
2° STEP: RIDURRE LE EMISSIONI
La riduzione delle emissioni è la principale linea d’azione per raggiungere la neutralità climatica.
Sul versante della produzione energetica, la riduzione delle emissioni avviene attraverso un miglioramento del mix energetico, spostandosi verso le rinnovabili e il nucleare, e attraverso il miglioramento dell’efficienza in tutta la catena produttiva, distributiva e di stoccaggio.
Sul versante del consumo, la riduzione delle emissioni avviene abbattendo i consumi e migliorando l’efficienza energetica: consumare meno e consumare meglio.
Una quota di emissioni resterà a lungo incomprimibile e verrà neutralizzata attraverso azioni attive di riassorbimento della CO2 emessa (ad esempio la riforestazione).
Le azioni di riduzione delle emissioni sono descritte all’interno della tabella di marcia del Green Deal:
- Investire in tecnologie green
- Supportare l’innovazione nell’industria
- Diffondere mezzi di trasporto più puliti ed economici, sia nel pubblico che nel privato
- Decarbonizzare il settore energetico
- Garantire l’efficientamento degli edifici
- Coordinarsi con partner internazionali per migliorare gli standard ambientali globali
- L’Europa supporta economicamente e tecnicamente le regioni che devono colmare un gap maggiore.
- “Scegliere un fornitore di energia che proponga un’offerta green, ovvero che produca l’energia esclusivamente da fonti rinnovabili (se si deve fare una voltura si può approfittare per cambiare gestore delle utenze)
Gli incentivi alla riduzione delle emissioni sono elaborati e distribuiti secondo diverse meccaniche e sono in continua evoluzione: per conoscere il modo migliore per investire nell’efficientamento e nella decarbonizzazione della tua azienda puoi contattarci. Siamo a tua disposizione per fornirti una consulenza professionale a 360° e per darti un prospetto realistico ed ottimizzato sull’accesso agli incentivi, grazie anche alla nostra casa madre Energia Europa.
3° STEP: ADAPTATION STRATEGY
La neutralità climatica, come abbiamo visto, non mira ad un assoluto azzeramento delle emissioni. Si parla invece di drastica riduzione, aiutata dalla compensazione con azioni dirette al riassorbimento delle emissioni inevitabili e dallo sforzo di realizzare innovazioni capaci di lavorare bene ora ma anche di resistere al cambiamento climatico.
Oltre al surriscaldamento, si prospetta una maggiore frequenza di eventi climatici eccezionali o inediti nelle diverse regioni.
Un punto chiave è proprio quello della resilienza climatica, che deve essere una conditio sine qua non delle innovazioni dell’industria e del settore energetico, ma anche dei settori vulnerabili, dall’agricoltura alle infrastrutture, dal welfare all’urbanistica.
Le soluzioni di E-Lampsy per l’illuminazione LED pubblica, logistica ed industriale sono già concepite in modo da essere resistenti alle sollecitazioni meccaniche e a temperature di esercizio estreme.
L’Europa quindi si muove sul binario dell’adaptation strategy a diversi livelli. Come citato all’inizio, un ruolo sempre più centrale sarà quello urbano e metropolitano. Il Covenant of Mayors è uno strumento di progettazione e coordinamento che si prefigge di correre l’ultimo miglio della via della decarbonizzazione, portando nell’ambiente urbano piani d’azione, progressi e buone pratiche.
E-Lampsy ha già realizzato progetti di illuminazione pubblica e stradale e arredo urbano in grado di ripagare l’investimento grazie al risparmio energetico. Puoi saperne di più consultando la pagina dedicata.