CERTIFICATI ENERGETICI PER PROGETTI LED

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CERTIFICATI ENERGETICI PER PROGETTI LED: COME PREPARARSI

Ottenere i certificati energetici per progetti LED è molto semplice ma non immediato.

In questo articolo ti spiegheremo le linee guida per ottenere i vantaggiosi certificati. Il link al manuale ufficiale del GSE è disponibile a questo link. 

Nel caso dei progetti LED è necessario provare in modo oggettivo il risparmio, quindi avere dei dati sui consumi prima e dopo l’intervento.

Normalmente bisogna comunicare al GSE l’intenzione di aderire al programma di incentivi e iniziare una fase di istruttoria del progetto.

Il cuore del progetto è dato dal risparmio ottenuto, che andrà a quantificare il beneficio economico finale, partendo da una baseline di consumi che si basa su 12 mesi di misurazioni giornaliere.

È possibile accorciare il periodo di monitoraggio o la frequenza del campionamento in situazioni particolari, quando anche un campionamento più breve e distanziato sia comunque ben rappresentativo dei consumi medi sui 12 mesi.

I 12 mesi e il campionamento giornaliero servono infatti per comprendere, ad esempio le eventuali macro oscillazioni dei consumi in caso di attività con picchi di consumi stagionali per determinare realtà. Situazioni differenti dai consumi più omogenei possono concordare un calcolo di baseline più leggero.

Individuata la baseline secondo i parametri del GSE, si procede quindi alla presentazione di un progetto a consuntivo che dà il via alla fase di istruttoria.

Le tempistiche dei tempi di istruttoria sono relativamente brevi (pochi mesi) ma i progetti LED possono comunque essere iniziati alla presentazione del progetto, senza attendere l’ok di GSE.

Diventa molto importante in questa fase una progettazione illuminotecnica professionale in modo che il progetto sia aderente alle effettive prestazioni del nuovo impianto di illuminazione, e che l’impianto di illuminazione sia ottimizzato a livello di prestazioni energetiche per garantire il massimo risparmio nei consumi e il massimo guadagno con i certificati energetici.
I tempi delle fasi successive sono:

12 mesi per avviare i lavori
36 mesi per terminare i lavori

Entro 36 mesi è infatti obbligatorio iniziare la misurazione dei consumi del nuovo impianto di illuminazione a LED.
Da qui, la successiva finestra dell’iter sono i 7 anni di misurazioni annuali o semestrali delle prestazioni energetiche, che vanno a quantificare e certificare l’effettivo risparmio energetico ottenuto.

Per ottenere il massimo non solo nel risparmio effettivo ma anche per la remunerazione dei certificati energetici per progetti LED, contattaci! I nostri professionisti sapranno accompagnarti in ogni fase del progetto per ottenere il meglio dal tuo investimento.

CERTIFICATI ENERGETICI PER PROGETTI LED: A CHI INTERESSANO?

I certificati energetici o certificati bianchi, sono dei titoli negoziabili (cioè cedibili in cambio di denaro) che vengono riconosciuti a fronte di interventi di risparmio energetico certificato.

Cosa significa risparmio energetico certificato?

Significa che il raggiungimento dei minori consumi va supportato da dati oggettivi, che indichino il consumo delle apparecchiature precedenti e il consumo (ridotto) delle apparecchiature di nuova installazione o di sostituzione.

I certificati energetici interessano una vasta platea, che include sia i soggetti obbligati a raggiungere un certo livello di risparmio energetico sia i soggetti volontari.

I soggetti obbligati sono i distributori di energia elettrica e di gas naturale che contano più di 50.000 clienti finali: di anno in anno, per questi soggetti viene stabilito il target da raggiungere.

Ci sono poi i soggetti volontari, cioè tutti quegli operatori che scelgono l’efficientamento energetico per ridurre i consumi energetici a livello di uso finale dell’energia.

CERTIFICATI ENERGETICI PER PROGETTI LED: SONO CUMULABILI?

La normativa sui certificati energetici, disponibile a questo link, come abbiamo visto fa una distinzione fra soggetti obbligati e soggetti volontari.

Tutti questi soggetti possono accedere ai certificati bianchi secondo alcune regole di cumulabilità e non cumulabilità.

In particolare, i certificati energetici sono cumulabili con:

  • finanziamenti locali
  • finanziamenti regionali
  • finanziamenti comunitari
  • fondi di garanzia
  • fondi di rotazione
  • contributi in conto interesse
  • detassazione del reddito di impresa

Al contrario, i certificati energetici non sono cumulabili con:

  • altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell’energia elettrica e del gas
  • altri incentivi statali, destinati ai medesimi progetti

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